giovedì 3 novembre 2011

Bulova Ambassador Automatic

Quando voglio ricordare mio padre, non vado sulla sua tomba a portare fiori, lì non sento nulla...
Indosso un suo orologio che mi aveva regalato e che si era rotto cadendomi quando ero all'Università.
Non sapevo lui lo avesse aggiustato.
Dopo, mia madre ha voluto che lo tenessi io.

6 commenti:

  1. oggi ho incontrato un signore.. poteva avere una settantina di anni.. si era fermato da noi per caso.. non conosceva il negozio.. diceva che c'era bella roba.. poi mi fa.. "sa quanti anni ha questa giacca signorina?".. lo guardavo.. mi faceva tanta tenerezza.. "ha cinquant'anni.. ed era di mio padre quando era giovane.. l'ha lasciata a me".. - quella giacca sembrava comprata qualche anno fa.. - e ora che leggo questo post mi è tornato in mente il signore.. me ne stavo quasi dimenticando..- buona notte.. o buongiorno :o) ..monia

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  2. Vero. E' vero anche per me. Noi abbiamo la cosiddetta Cappella di famiglia con un fazzoletto di forse 5/6 mq. Mia mamma ci andava (da nn credente) le domeniche di sole a fare giardinaggio. Non l'ho mai accompagnata se non quando avanti con gli anni non guidava più. Lei sapeva che non sarei andata neppure per lei (cosa che invece faccio!) ma che lei sarebbe stata presente, sempre, nei nostri piccoli rituali e nell'anello che porto al dito.

    sheraunabbracciodolente

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  3. forse ognuno sente i propri cari in maniera diversa.
    io, per esempio, preferisco andare al cimitero piuttosto
    che indossare qualcosa che mi era stato regalato.
    mi fa un po' meno male, non so perchè.

    (tuo padre sarebbe felice. ciao:-)

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  4. Le cose appartenute a chi non c'è più mantengono in esse pezzi di vita passata, che non muore mai. Io a volte metto il pigiama di mio nonno, che è una cosa inguardabile, un brandello di stoffa... ma lì dentro a quei pantaloni larghi, con la molla larghissima... ci sta la mia infanzia.

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  5. scusi, Lei..che ora è? sempre quella di ieri a quest'ora?

    sheradaidaidaimicalavoreraisempre

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  6. Se visitare i cimiteri deve essere una formalità tanto vale non andarci e frequentare i familiari vivi, meglio fare del bene (a sé stessi e) ai vivi.
    Non penso ci si debba sentire in colpa per non visitare spesso i cimiteri.
    Qualcuno prova vicinanza con i propri cari, per me una volta che non c'è più il corpo non c'è neanche l'anima, e di sicuro anche se ci fosse non staziona in un cimitero, è per me un luogo di vuoto.
    Personalmente ci sono stato il giorno dei morti e non ho avuto conforto, più che altro per tenere nella memoria dei miei figli anche qualche parente andata, come occasione per un ricordo di qualche persona.
    I cimiteri mi sanno di fiori stracciati dalla pioggia, meglio le giornate di sole in compagnia, finché si è qua.
    ciao.

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